
Alla mia cara amica Maria

Ero, tranquillamente seduto nel mio giardino
è caduta vicino a me
una foglia di magnolia,
già appassita.
Strano pensai! Siamo ancora in luglio.
Poi attentamente l'osservai.
Non so se per tristezza,
O amarezza riflessa.
Notai che quella foglia,
Se pur appassita,
Possedeva una luce inconfondibile,
Diversa!
Era morta.
Di chi poteva essere la colpa?
Della pioggia.
Oppure del vento,
Forse del sole.
Ma esso è risaputo dà la vita.
Non è certo?
Ora mi assilla un terribile pensiero,
Questa è la vita!
Una foglia morta
Che lievemente se ne và.
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